Monterosso

MONTEROSSO

Da tempo accessibile da Levanto per la strada carrozzabile è senza dubbio la più frequentata, come località di soggiorno, delle Cinque Terre. Dal Convento dei Cappuccini e ancor più in alto dall’ ‘antico Castello dei Fieschi, ora cimitero, lo sguardo abbraccia in una magnifica panoramica un grande tratto di litorale: da un lato la scoscesa Punta Mesco, dominata dalle rovine dell’Abbazia dl S. Antonio, dall’altro la ripida costa ammantata di viti con Vernazza, Corniglia e Manarola fino a capo di Monte Nero.
Da Monterosso si arriva, con una piacevole camminata, alla Madonna di Soviore, il più antico Santuario della Liguria. Si fa risalire all’ XI secolo quando, secondo la tradizione, genti scampate alle invasioni longobarde di Rotari trovarono rifugio in quei luoghi e avrebbero in seguito fondato Monterosso. Di particolare interesse naturalistico sono due piccoli boschi di sugheri di origine naturale (per individuarli chiedere del Colle Maddalena e della Costa Lapau). Al ricchissimo sottobosco di specie mediterranea si mescolano elementi dl origine centro europea e atlantica. L’origine di Monterosso come Corniglia e Vernazza, si fa risalire all’epoca della Repubblica romana quando, dopo la sconfitta dei Liguri nel 180 a.C., le loro terre passarono alle famiglie di coloni romani insediatesi lungo la zona costiera.
Per avere qualche notizia storica più attendibile bisogna arrivare al 642-643, quando le truppe del longobardo Rotari seminarono distruzione in tutta la zona. Gli abitanti di Albereto, piccolo nucleo nelle vicinanze di Soviore, dopo la distruzione del borgo, si sarebbero rifugiati sulla costa, protetti dal castello che si estendeva sulla collina di S.Cristoforo, dando origine, nella valle del Buranco, al paese di Monterosso. Secondo altri storici il borgo avrebbe avuto origine intorno all’anno 1000 quando, diminuito il pericolo delle incursioni saracene, ci fu un fenomeno migratorio dai colli verso il mare.

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